Valle di Susa
Alpe Tour
il lago del Moncenisio visto dai pressi della batteria La Court
location_on
Gran Croce
directions_car da Susa si percorre la SS25 in direzione del valico del Moncenisio. Al termine delle scale, si parcheggia l'auto sul piazzale dove un tempo c'era la dogana francese (vicinanze hotel Malamot).
straighten 24,60 km
trending_up 600 m circa
access_time 3,5 ore
sort Difficoltà : medio
equalizer asfalto 0,83 km (3%) - sterrato 23,77 (97%)
event da giugno a settembre
update Effettuato il 13 ottobre 2002
map I.G.N. 1:25.000 3634 OT Val Cenis Charbonnel, I.G.C. 1:50.000 n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio
map MAPPA GIF
directions_car da Susa si percorre la SS25 in direzione del valico del Moncenisio. Al termine delle scale, si parcheggia l'auto sul piazzale dove un tempo c'era la dogana francese (vicinanze hotel Malamot).
straighten 24,60 km
trending_up 600 m circa
access_time 3,5 ore
sort Difficoltà : medio
equalizer asfalto 0,83 km (3%) - sterrato 23,77 (97%)
event da giugno a settembre
update Effettuato il 13 ottobre 2002
map I.G.N. 1:25.000 3634 OT Val Cenis Charbonnel, I.G.C. 1:50.000 n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio
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Descrizione: ho avuto qualche dubbio su come collocare questo itinerario dato che si parte in territorio francese con meta su suolo italiano. Alla fine e' prevalso quest'ultimo. Ho cercato, per quanto possibile, di sfruttare tutte le strade non utilizzate negli altri itinerari della zona. Dal piazzale con l'edificio dell'ex dogana (0 Km), ci avviamo verso la Gran Croce dove prendiamo a sinistra (0,23) la sterrata che sale al forte Varisello / Malamot. Ad un trivio (2,06), proseguire su quella che transita sopra alla diga. Quando questa termina svoltare a sinistra (3,61) verso la Tagliata del forte Cassa. Si tratta dello sbarramento lineare che si sviluppava a settentrione del forte vero e proprio, del quale non rimane putroppo piu' traccia: trovandosi in corrispondenza della diga, venne infatti demolito ed inglobato nella base della medesima. I resti della parte superiore della Tagliata sono invece sopravvissuti e ancor oggi si possono risconoscere le piazzole delle artiglierie con disposizione in barbetta, le riservette, il fossato, l'ingresso che reca sulla volta la Stella d'Italia, il paravalanghe terminale. Giunti alla N6 (4,75) la seguiamo a destra per qualche centinaio di metri, prendendo poi, sul lato opposto (4,98), la strada bianca con indicazioni "Lanslebourg par sentier des 2000". Al primo bivio (5,35) continuare diritto verso il Blockhaus, toccando poi il fronte di gola della batteria la Court (6,50), realizzata nel primo decennio del 1900. Benche' in rovina, si riconosce il grosso blocco dell'opera realizzato in calcestruzzo su due piani. A quello inferiore erano gli alloggiamenti, i magazzini, la cucina ed il locale del gruppo elettrogeno mentre quello superiore ospitava la galleria di servizio con le riservette e le scale di accesso ai pezzi: quattro cannoni da 149/35A in configurazione a pozzo, collocati sulla sommita' del rilievo roccioso. Al secondo tornante (6,77) evitiamo di scendere alla sottostante caserma Passo delle Finestre, deviando su una stradina meno marcata che si collega a quella per l'Alpe Tour (6,97). Affrontiamo quindi un lungo e panoramico traverso che, alternando alcuni saliscendi, si sviluppa quasi fedelmente lungo la linea di confine. Con il Rocciamelone come testimone, ai nostri piedi si apre la valle Cenischia con i laghetti di Ferrrera Cenisio, Novalesa e la sua Abbazia ed in lontananza le ben riconoscibili vasche di compensazione di Venaus. Superata la mulattiera per Baraccone Chamois (8,31), si sfiora l'Alpe Lamet (10,02) e, lasciato anche il sentiero dei 2000 che scende verso le Grange Prapiano (11,87), si perviene alle costruzioni dell'Alpe Tour dove termina la strada (12,15). Per il ritorno si segue a ritroso il percorso dell'andata fino al bivio all'estremita' Nord della diga dove si prende a sinistra (20,69). Dopo un centinaio di metri imboccare diritto la "strada senza uscita" (20,77). Quando si sdoppia in due rami scegliere quello di destra (21,11), ostruito da alcuni massi. Arrivati alla N6 (21,41) procedere in discesa deviando poi sulla prima sterrata che si incontra (21,80). Si punta nuovamente verso la diga scendendo con alcuni tornanti alla sua base. Terminata la discesa prendere la seconda delle due stradine ravvicinate sulla destra (23,80) che si ricongiunge al percorso iniziale, poco prima della Gran Croce. Da qui fare rientro al parcheggio d'inizio (24,60).
sul lungo traverso per l'Alpe Tour
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Vietato l'uso di testi e immagini contenuti in questo sito senza consenso degli Autori
Si declina qualsiasi responsabilità per eventuali errori, imprecisioni, incidenti e danni di ogni sorta
Ultimo aggiornamento: 11 agosto 2024
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