Valli di Lanzo
Alpetto
la conca degli Asciutti
directions_car da Lanzo T.se si seguono le indicazioni per Ceres. Passato Pessinetto, si devia per Mezzenile. Seguendo la direzione principale e lasciando la deviazione per Catelli/Villa Superiore si raggiunge il piazzale della Parrocchiale dove si parcheggia la vettura.
straighten 16,23 km (solo andata)
trending_up 1433 m circa (1274 andata + 159 ritorno)
access_time 5 ore (3,5 andata + 1,5 ritorno)
sort Difficoltà: difficile
equalizer asfalto 8,88 km (55%) - sterrato 7,35 (45%)
event da maggio a ottobre
update Effettuato il 3 e 10 giugno 2001
map I.G.C. 1:50.000 n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio, 1:25.000 n. 110 Lanzo Viù Chialamberto Locana Ciriè Basse Valli di Lanzo
map ONLINE GIF
gps_fixed TRACCIA GPX
Descrizione: la Chiesa di Mezzenile, dedicata a San Martino, sorge ai margini dell'abitato. Risale al XVI secolo ma è stata completamente rifatta nei secoli successivi: solamente il campanile ha conservato qualche traccia della originaria costruzione romanica. Gli ultimi lavori iniziarono nel 1818 e si potrassero per alcuni decenni, causa la mancanza di fondi. L'edificio venne finalmente consacrato nell'anno 1868. Dal piazzale si continua alla destra della facciata ignorando dopo un centinaio di metri due stradine (sulla destra) con indicazioni per Murasse - Goletto - Istituto Immacolata. Un breve tratto in piano precede una corta galleria (1,61 Km), oltre la quale si sale tra freschi boschi toccando le frazioni Bogliano (2,86), Villa (5,66) e Monti (7,08). Quest'ultima località può rappresentare una partenza alternativa se si vuole limare un po' il dislivello e la percentuale d'asfalto. Il collegamento stradale tra Monti e Mezzenile venne realizzato solamente agli inizi degli anni '60 e sostituì la preesistente teleferica. Alla nostra sinistra l'evidente sagoma dell'Uja di Calcante, le cui miniere di ferro fornivano un tempo la materia prima per le fucine della zona. Poco oltre la deviazione per Boirai (7,77), l'asfalto cede gradualmente posto al fondo naturale, non sempre in buone condizioni. Un lungo traverso ci conduce poco al di sopra dell'Alpe Casa Bianca, per poi aggirare l'altura del Truc della Dieta. Superato il sentiero con indicazioni in vernice per il vicino colle della Cialmetta (10,82), fulcro di quello che negli anni '30 doveva diventare il Parco Nazionale delle Valli di Lanzo ma il cui progetto venne abbandonato a seguito dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, si scende alla conca degli Asciutti. La strada principale prosegue verso la cappella di S. Bartolomeo che precede le abitazioni: noi svoltiamo invece a destra (11,94), scavalcando una catena. La sterrata taglia una grossa pietraia e quindi attraversa il Pian Motte. Lasciata un'evidente deviazione per una casa (13,03), si raggiunge un bivio dove a destra (13,23) passiamo un'altra catena posta tra due massi. Per circa un chilometro si deve procedere quasi sempre a piedi (anche al ritorno) in quanto il fondo è interamente ricoperto di sassi (assomiglia al letto di un torrente in secca). Più avanti la situazione tende gradatamente a migliorare. La fatica sinora accumulata nelle gambe e la pendenza non troppo amica ci costringono ad un notevole impegno fisico. Con numerosi tornanti si toccano tre alpeggi l'ultimo dei quali è quello di Alpetto (16,23), posto ai piedi della spettacolare ed imponente Rocca Moross, dove siamo costretti a fermarci. Ritorno per la via dell'andata.
il traverso in vista dell'Alpe Casa Bianca
Segnalazioni
G. Peirone: la parte asfaltata termina ora sullo spartiacque tra la Val Grande e la Valle di Ala.
Roberto Savio: esiste la possibilità di ritornare a Mezzenile attraverso l'Alpe Saulera e l'Alpe del Conte. Il percorso è molto impegnativo e va affrontato in giornate senza nebbia per non rischiare di perdere il sentiero che collega l'Alpe Saulera all'Alpe del Conte. Dall'Alpetto si risale il pendio erboso, con bici a spalle (per ca. 15/20 min.), diagonalmente verso sx, fino ad intercettare il visibile sterrato che salendo dai Tornetti di Viù raggiunge il Colle Pian Fum, posto tra la Rocca Moross ed il M. Marmottere. Di qui si scende alla vicina Alpe Saulera dove termina lo sterrato. Si attraversa quindi il pianoro seguendo il sentiero (tacche rosse) scarsamente ciclabile che raggiunge una dorsale dove sulla sx sono visibili più in basso gli impianti sciistici del Karfen, mentre sulla dx vi è un selvaggio vallone che scende verso Mezzenile. Mantenersi sulla dorsale per poi scendere attraverso un pendio erboso in direzione dell'Alpe del Conte, ora visibile più in basso (ca. 30 minuti dall'alpe Saulera). A questo punto è necessario fare attenzione per imboccare il sentiero scarsamente segnalato che si addentra in un boschetto di ontani e che in breve porta allo sterrato che giunge da Mezzenile e porta all'Alpe del Conte. Il fondo, sassoso, è molto insidioso in caso di recenti piogge. Giunti allo sterrato, si scende sulla dx e con una lunga discesa tutta sterrata (1200 m di dislivello) si raggiunge Mezzenile attraverso l'Alpe Belvedere. Scendendo sulla sx, invece, dopo aver toccato l'Alpe del Conte, si raggiunge Almesio (la strada è in cattive condizioni in diversi tratti) e quindi Ceres e Mezzenile su asfalto. Ultima prova: agosto 2000.
Roberto Savio: esiste la possibilità di ritornare a Mezzenile attraverso l'Alpe Saulera e l'Alpe del Conte. Il percorso è molto impegnativo e va affrontato in giornate senza nebbia per non rischiare di perdere il sentiero che collega l'Alpe Saulera all'Alpe del Conte. Dall'Alpetto si risale il pendio erboso, con bici a spalle (per ca. 15/20 min.), diagonalmente verso sx, fino ad intercettare il visibile sterrato che salendo dai Tornetti di Viù raggiunge il Colle Pian Fum, posto tra la Rocca Moross ed il M. Marmottere. Di qui si scende alla vicina Alpe Saulera dove termina lo sterrato. Si attraversa quindi il pianoro seguendo il sentiero (tacche rosse) scarsamente ciclabile che raggiunge una dorsale dove sulla sx sono visibili più in basso gli impianti sciistici del Karfen, mentre sulla dx vi è un selvaggio vallone che scende verso Mezzenile. Mantenersi sulla dorsale per poi scendere attraverso un pendio erboso in direzione dell'Alpe del Conte, ora visibile più in basso (ca. 30 minuti dall'alpe Saulera). A questo punto è necessario fare attenzione per imboccare il sentiero scarsamente segnalato che si addentra in un boschetto di ontani e che in breve porta allo sterrato che giunge da Mezzenile e porta all'Alpe del Conte. Il fondo, sassoso, è molto insidioso in caso di recenti piogge. Giunti allo sterrato, si scende sulla dx e con una lunga discesa tutta sterrata (1200 m di dislivello) si raggiunge Mezzenile attraverso l'Alpe Belvedere. Scendendo sulla sx, invece, dopo aver toccato l'Alpe del Conte, si raggiunge Almesio (la strada è in cattive condizioni in diversi tratti) e quindi Ceres e Mezzenile su asfalto. Ultima prova: agosto 2000.
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Ultimo aggiornamento: 18 agosto 2024
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