Anello di oltre 90 Km con 7 varianti storiche pedalando attraverso la storia e le curiosità di Torino e cintura su percorsi protetti e misti fuori dal traffico motorizzato.
In collaborazione con Mario Agnese (curatore del progetto) e Gianluigi Ariano (ispiratore del percorso) di Bici & Dintorni - FIAB.
Logo di Annamaria Robiola.
Mappa vers. 21/02/24:
PDF ONLINE
Tracce GPS vers. 01/01/2024:
GPX
NOVITA'
1) Corretto posizione del negozio Cicli Drigani (si è trasferito a Borgaro T.se) ed inserito il nuovo Robike a Venaria.
2) Aggiunto 2 campeggi: Bella Torino a Pianezza ed il Grinto in zona Vallere (Moncalieri).
3) Corretto il percorso a Borgaro grazie alla realizzazione di una pista ciclabile che collega ora direttamente via Lanzo con via Garibaldi.
4) Ripulite le piste ciclabili e altre correzioni minori.
5) Aggiunti i punti di interesse da A a H che verranno descritti in un nuovo opuscolo in fase di realizzazione.
6) Sistemata provvisoriamente la variante storica di Moncalieri. ATTENZIONE! Non è un percorso UFFICIALE (niente segnaletica) ma solamente dettato dal buon senso. Ci siamo basati sul vecchio tracciato rispettando però i nuovi sensi unici del centro storico e sfruttando le ciclabili esistenti. Procedere bici a mano negli attraversamenti pedonali.
7) Finalmente verrà presto sostituita la passerella su corso Trieste nei pressi del Parco Vallere anche perchè era ormai in pessime condizioni. La bella notizia è che sul lato Est avrà una rampa che faciliterà la salita alle biciclette (ora ci sono scalini ripidi attrezzati con binari). Quella brutta è che sul lato Ovest ci sarà un ascensore. Speriamo che, in caso di gruppi numerosi, non costituisca un collo di bottiglia.
8) Ci potrebbero essere importanti novità dai contributi del PNRR per la mobilità ciclabile di cui Corona di Delizie potrebbe usufruire per risolvere alcune criticità. Aspettiamo fiduciosi.
Note importanti
9) Ricordiamo che a Rivoli è stato istituito il divieto alle biciclette lungo la via Piol. Occorre quindi procedere bici a mano onde evitare sanzioni. In senso orario il tratto è molto breve. Nell'altro verso abbiamo l'attenuante che è in salita per cui andando a piedi dovrebbe essere per alcuni più facile da percorrere visto anche le pendenze sostenute.
Criticità
1) L'accesso alla pista ciclabile che passa sotto il ponte sullo Stura di Lanzo a Venaria (SP501) è inaccessibile per la fitta vegetazione. Occorre pertanto fare obbligatoriamente la rotatoria prestando la massima attenzione alle auto (agosto 2024). Servirebbe un minimo di manutenzione.
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2) Rimane sempre interrotto il sentiero lungo il Ceronda nei pressi dell'ingresso ponte Verde del Parco La Mandria causa cedimento sponda. Il medesimo è transennato ed inaccessibile. Per cui occorre sempre passare all'interno del Parco, verificandone gli orari di apertura, utilizzando la variante storica di Venaria. Questo tratto è stato definitivamente cancellato dalle mappe online e dalle tracce GPS perchè riteniamo che non verrà più ripristinato.
3) La passerella di corso Trieste (pur essendo attrezzata con dei binari per agevolare l'accompagnamento delle biciclette) non è facilmente percorribile (scalinate ripide). Si pensi per esempio se si hanno bambini sul seggiolino.
4) Nei pressi di Villa Cristina (Borgaro), i due sottopassi sono a volte allagati e impraticabili (usare, se necessario, la "variante sottopasso allagato" indicata sulle mappe)
Percorso |
Km |
Anello orario |
90,71 |
Variante Torino |
4,51 |
Variante Villa della Regina |
3,54 |
Variante Moncalieri (NON UFFICIALE) |
6,57 |
Variante Stupinigi |
1,31 |
Variante Collegno |
12,08 |
Variante Abbadia di Stura |
9,14 |
Il testo sottostante è il commento al dvd preparato da Bici & dintorni a presentazione dell'itinerario ed è stato autorizzato dall'autore responsabile del progetto.
Premessa
L'itinerario è stato ideato nel 1999 ed è stato oggetto di alcune proposte inoltrate agli amministratori locali di Comuni, Provincia, Regione, Satti (ora Gtt) e Turismo Torino affinchè risolvano delicati problemi di percorribilità.
Bici & Dintorni lo ha già percorso innumerevoli volte man mano perfezionandone alcuni tratti per sfruttare al meglio quanto di ciclabile è stato realizzato in Torino e cintura.
Introduzione
Come Vittorio Emanuele II riunì nel Primo Regno d'Italia tutti gli stati italiani, altrettanto Corona di Delizie si propone di creare un unico itinerario che colleghi tutti i tratti ciclabili in e intorno a Torino. L'itinerario cicloturistico delle Residenze Sabaude "Corona di Delizie in Bicicletta" nasce dall'idea di congiungere questo importante sistema architettonico che nel 1997 è stato riconosciuto dall'UNESCO patrimonio dell'umanità con un percorso in bicicletta, facendo uso di ciclopiste, ciclostrade, greenways e strade rurali tutte già esistenti o in fase di realizzazione, secondo i piani di comuni, Provincia e Regione. Brevi sono i tratti di raccordo ma questo lavoro di ricucitura si è rivelato assai complesso perchè sono ben 15 le amministrazioni comunali coinvolte. Ne è scaturito un itinerario principale di oltre 90 Km a cui se ne aggiungono altri che costituiscono le varianti storiche che raggiungono i castelli di Moncalieri, Rivoli, La Mandria, Stupinigi, Palazzo Reale nonchè Castelvecchio, Abbadia di Stura, Villa della Regina e la tranvia di Superga che porta alla Basilica. La ricerca si è ispirata alla mappa Rabbini di metà ottocento ma l'attenzione ad ottenere un percorso sicuro e gradevole è prevalso, privilegiando l'ambiente e la tranquillità. La sicurezza intrinseca è stato il vero principio ispiratore. Alta sicurezza e basso livello di decibel fanno sì che ne possano godere i ciclisti pedalatori medi e le famiglie che amano spostarsi in bicicletta. Le notevoli innovazioni ed attenzioni al patrimonio storico ed artistico di Torino, fanno di questa città un polo di interesse turistico destinato a crescere. Il turismo in bicicletta semplifica gli spostamenti e ne aumenta la suggestione poichè annulla gli spazi vuoti che intercorrono tra un luogo di interesse ed il successivo.
Descrizione sintetica
L'asse est del percorso è costituito dalla splendida ciclopista del Po che ha rarissime intersezioni con le strade veicolari e raggiunge in connessione numerevoli parchi fluviali. Un "uniqum" di preziosa bellezza ingentilita dalla vicinanza del fiume. Raggiunto il Parco del Meisino, solo qualche centinaio di metri ci separa dalla stazione di partenza della tranvia Sassi-Superga, la cui Basilica è raggiungibile, in meno di mezz'ora, assai comodamente.
La variante storica dell'Abbadia di Stura, un'abbazia millenaria trascurata nei secoli, ci farà scoprire la curiosa realtà locale di Bertolla col suo museo dei lavandai e un possibile luogo di relax: i laghetti di Falchera da riqualificare. Riqualificazione conclusa con successo nel neonato parco Mezzaluna, che è Oasi di Cantababbio, a Settimo, primo tassello di una variegata successione di aree verdi che sono accomunate nel nome di "tangenziale verde", che vedrà il suo completamento nel 2010 e che si estende dalla fascia fluviale del Po fino a quella della Stura.
Il complesso architettonico della cascina di Santa Cristina a Borgaro, ingloba al suo interno un castello seicentesco, punto di riferimento dell'epoca per battute di caccia e feste di corte. Oggi necessita di impegnativi restauri che le ridarebbero il giusto decoro. Un primo tentativo è stato la ricostruzione della peschiera.
Ci si avvicina alla Stura di Lanzo per poi attraversarla utilizzando la pista ciclabile realizzata sul ponte della nuova circonvallazione Venaria-Borgaro (SP501).
Sull'altra sponda, ci accoglie il centro storico di Venaria Reale, recentemente riqualificato. La Reggia, ispiratrice con spirito emulativo della francese Versaille, e i suoi giardini sono ormai splendidamente restaurati. E' questa la residenza che completa l'intera Corona di Delizie a questa augusta città di Torino, come recita la citazione di Amedeo di Castellamonte, quando ne progetta la costruzione nel 1672.
Mentre una variante storica si addentra nel Parco Regionale della Mandria, nel quale sorge il castello che fece la residenza a Vittorio Emanuele II e alla bella Rosin, il percorso prosegue nel pre-parco per poi congiungersi a ridosso del centro storico di Druento.
La valorizzazione dei centri storici dei siti di interesse ci porta al Santuario di San Pancrazio a Pianezza, ricca di storia ed attenta all'ambiente. Infatti la recente realizzazione della ciclabile sulla Dora Riparia la mette in collegamento con Collegno con un tratto molto suggestivo e dalle prospettive paesaggistiche inusuali.
A Collegno, attraversato il centro storico, incontriamo l'imponente complesso architettonico della Certosa Reale, poi trasformata in Regio Manicomio, e che oggi ha tutte le carte in regola per essere un polo di attrazione turistica.
Il progetto di "Corona di Delizie in Bicicletta" presta anche attenzione all'intermodalità treno-bici, tradizionalmente usata dall'associazione Bici & Dintorni durante le escursioni. L'itinerario si interseca con la ferrovia oltre che a Collegno anche a Moncalieri, Settimo, Borgaro, Venaria e, naturalmente, a Torino.
Superato Grugliasco e l'ennesimo rinnovato centro storico, ci dirigiamo verso Rivoli sempre percorrendo tranquille strade e ciclopiste. E se avessimo bisogno di ospitalità ci verrebbero in soccorso gli innumerevoli hotel che incontriamo cammin facendo.
In posizione dominante sul centro storico di Rivoli, ricco di testimonianze medioevali quali la casa del Conte Verde, si erge il Castello, meta di grande interesse turistico-culturale per la presenza al suo interno del Museo di Arte Contemporanea.
Ancora una strada secondaria ci fa giungere a Rivalta, nel cui centro storico l'amministrazione comunale ha acquisito il castello degli Orsini per destinarlo ad uso di pubblica utilità.
Poco più a sud iniziano le piste ciclabili che corrono lungo l'asta fluviale del Sangone, valido esempio di percorsi qualitativamente davvero a livello europeo e che hanno sanato situazioni di degrado che perduravano da tempo.
L'avvenieristica passerella di Beinasco, dalle forme molto ardite, mette in collegamento la sponda fluviale al centro storico della cittadina. Da questa prospettiva inconsueta, sull'altra sponda del Sangone, si scorge il castello del Drosso che ci ricorda i tempi del primo insediamento dei monaci dell'Abbazia di Staffarda, quasi mille anni fa.
Sovrastata dalla statua di un cervo dalle corna ramificate, la palazzina di Stupinigi ci riporta inequivocabilmente alla grande passione dei Savoia per la caccia, con battute che si svolgevano nelle vaste zone boschive all'intorno tuttora percorribili anche in bicicletta.
Poco distante, un precedente castello si affianca alla palazzina. Si presenta come una costruzione medioevale con quattro torri merlate ed un cortile interno.
Ecco poi, davanti a noi, un nuovo sito storico: il Mausoleo della Bella Rosin che sorge proprio sul luogo dove un tempo si ergeva maestoso il castello di Miraflores, e che ci ricorda la contessa Rosa Vercellana, moglie morganatica di Vittorio Emanuele II a cui il mausoleo è dedicato quale luogo di degna sepoltura.
Al termine del torrente Sangone si estende una vasta area verde che segna il confine tra i comuni di Torino e Moncalieri: il Parco delle Vallere che ospita la sede del Parco Fluviale del Po.
Moncalieri, poco oltre, fu scelta per un'altra sontuosa residenza reale anch'essa in posizione dominante sul suo suggestivo borgo storico.
Riprendendo il fiume Po, si incontrano gli imbarcaderi ai quali fanno scalo i battelli Valentino e Valentina che solcano il fiume accompagnando i turisti diretti nel centro città. Il museo dell'automobile ci ricorda che Torino è la capitale dell'auto e la sua industria ha occupato per tanti anni una larga parte della popolazione.
Ancora sul fiume Po incontriamo l'ultima delizia, ma prima in ordine di costruzione: il castello del Valentino, il cui vicino Palazzo Reale è fulcro di tutto il sistema delle residenze reali. Oggi è sede della facoltà di architettura ma un tempo il castello era il luogo privilegiato per assistere alle battaglie navali che si organizzavano sul fiume per il divertimento di corte.
Oltre il margine nord del parco che lo contorna, incontriamo nuovamente la bellissima piazza Vittorio Veneto, resa ancor più aulica dalla recente risistemazione che l'ha liberata dalle auto che occupavano tutta la sua superficie. Uno sguardo ancora alla collina con la chiesa della Gran Madre e sullo sfondo la Villa della Regina che ci ricorda la cosiddetta montagna di Torino, luogo prediletto della nobiltà che amava dilettarsi in ozi all'ombra delle vigne.
La Corona di Delizie si chiude trasmettendoci una serenità d'altri tempi: dalla carrozza a cavalli al cavallo d'acciaio, si evolve il mezzo per spostarsi ma il fascino rimane immutato.
Segnalazioni
Sul libro "In bici in Piemonte - Itinerari cicloturistici per tutti sulle strade del Nordovest" edito da Edizioni del Capricorno è stata pubblicata la descrizione completa del percorso (itinerario n. 2).
Per info:
www.edizionidelcapricorno.it
P. Fornetti: da Stupinigi è possibile allacciarsi alla ciclopista/ciclostrada che porta a Volvera e poi ad Airasca e da qui proseguire sulla bella pista Airasca-Moretta, aggiungendo alle "delizie" la bella chiesa di San Giovanni a Volvera, recentemente restaurata e risalente all'anno 1000. Il castello di Rivalta è ora aperto e adibito a biblioteca, e quindi in gran parte visitabile.
Collegamenti
Bici e dintorni: qui potete scaricare l'opuscolo di 48 pagine per scoprire storia e curiosità di Torino e dintorni e la mappa, suddivisa su più pagine, in modo da facilitarne la stampa.
Tour virtuale
1) Gran Madre (Torino) - S. Cristina (Borgaro) 1a parte (abilitare sottotitoli)
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2) S. Cristina (Borgaro-Druento) 3a parte
YOUTUBE
3) Ponte Verde (Venaria) - Druento vers. integrale (non più percorribile)
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