Le grandi traversate
GTL+ La più grande traversata delle Langhe
Tappa 9: Cortemilia-Castino-Santo Stefano Belbo
Il panoramico spartiacque sulla valli Belbo e Bormidastraighten 22,99 km
trending_up 761 m circa
access_time 2 ore e 45 minuti
sort Difficoltà: facile
equalizer asfalto 13,82 km (60%) - sterrato 9,17 (40%)
event tutto l'anno tranne inverno (sconsigliato se ha piovuto di recente)
update Effettuato il 20 e 27 marzo 2016
map I.G.C. Carta dei sentieri 1:50.000 n. 18 Langhe meridionali
map ONLINE PDF PDF (7 PAG)
gps_fixed TRACCIA GPX
Descrizione: dalla chiesa di S. Pantaleo (0 km) percorriamo la via della Chiesa in direzione del fiume Bormida di Millesimo e poi lo costeggiamo a destra seguendo la via Bonafous (0,08). Quindi, sfruttando una passerella pedonale (0,15) ci portiamo sull'altra sponda (0,22) dove, attraversato il viale Marconi e scesi bici a mano alcuni scalini, percorriamo tutta la piazza Oscar Molinari. Al fondo della medesima, andiamo obbligatoriamente a destra su via Alfieri (0,31) e, al suo termine, giriamo a sinistra su c.so L. Einaudi (0,45). Imbocchiamo poi a sinistra la via Salino (0,67) e, ad un quadrivio, prendiamo la strada Castelmartino (1,10 - dalla parte opposta c'è la via A. Moro) che con una lunga e panoramica salita porta alla cappella di S. Martino (4,41). Continuando a salire la strada diventa temporaneamente sterrata e, dopo aver lasciato a sinistra una deviazione con indicazioni del sentiero 202 per il Bric Langa (6,37), passa poco distante da una cascina isolata. Superata la deviazione per C.na Bricco (7,31) si giunge a quella per C.na Lodola (7,58) dove imbocchiamo la pista a fondo naturale che corre inizialmente quasi parallela alla strada asfaltata. Continuare sempre diritto arrivando alla via S. Rocco di Castino che va poi a confluire sulla via G. Negro (8,61). Attraversata la strada SS29 che a destra riporta a Cortemilia, prendere la selciata via Marte (8,70) e poi seguire la via Maestra (8,75) che corre parallela alla precedente ma più interessante perché transita davanti alla chiesa di S. Margherita e all'ex monastero benedettino. Entrambe confluiscono su via Portanuova (8,97) che termina poco oltre sulla SP31 (9,07). Passare il cimitero e poi prendere a destra la via S. Salvario (9,31) che sale all'omonimo Bric. Continuare sempre diritto sino a raggiungere la strada asfaltata per Reg. Pallarea (10,29). Percorrerla nella direzione opposta (sinistra) e poi, al primo bivio, andare a destra per Vesime (10,36). La stradina si inoltra nel bosco diventando a fondo naturale e, passato il Bric Valoira, perviene ad una nuova strada asfaltata (11,42) dove seguiamo di fronte la sterrata più ripida. Prestare poi attenzione a prendere il sentiero che si stacca a sx con i segnavia della GTL (11,58). Arrivati ad una strada asfaltata, seguirla a destra (12,37), arrivando ad un crocicchio dove si va a destra (12,70 - a sinistra si stacca la strada Ghilardi di località Scorrone mentre di fronte e tutto a destra vi sono due strade private). Tagliare quindi i due tornanti (12,88) andando diritti al primo e, nei pressi del Bric Costalunga (13,21), lasciare a sinistra la strada Madovito (13,21). Proseguire sino alla strada Sant'Anna di località S. Libera (14,53) che, seguita a destra, termina dopo poche decine di metri, sulla strada per Vesime (14,62). Andare a sinistra e giunti al bivio per Cessole/C.na Carmi (14,85), seguire la sterrata che porta al Bric Bertram. Proprio nei pressi di quest'ultimo, c'è una biforcazione (15,72) dove si tiene la sinistra. Arrivati alla strada Sieiz (16,31), procedere a sinistra sino ad un ripetitore (16,95) dove si imbocca una sterrata in discesa. Giunti alla strada per Loazzolo (17,99), raggiungere il vicino monumento ai caduti (18,02). Poi procedere a destra per pochissimi metri e quindi, a sinistra, su strada in cemento (18,07) che costeggia un'abitazione. Fate pochissime pedalate, prendere la strada chiusa da sbarra che sale tra i vigneti molto decisa (18,09). Giunti in cima, percorrere l'evidente traccia sulla dorsale che procede con qualche saliscendi. Ad un quadrivio andare diritto (19,00), passare una cascina isolata, il pilone dedicato a Nostra Signore delle Grazie, fino a ritrovare la strada asfaltata (19,49). Più avanti (19,74), un taglio parallelo sulla sinistra tra i vigneti, consente di raggiungere la località Monti tagliando un po' di asfalto (19,88). Al bivio che qui incontriamo (19,92), seguiamo a sinistra le indicazioni per Torre scendendo sino a Santo Stefano Belbo, città natale di Cesare Pavese. Non passano inosservati i ruderi di una torre quadrangolare, databile XIII secolo, a testimonianza dell'antico castello situato sulla collina di S. Libera. Prestare solo attenzione, un po' prima di arrivare al termine della discesa, di imboccare un sentierino poco visibile sulla destra (22,57) che sbuca con una scalinata finale (bici a mano) sulla via Torre. Essa termina sulla via Marconi (22,71) che seguiremo a destra. Dopo il civico 37, scendere a sinistra una scalinata con ampi scalini (22,80). Poi prendere la via Roma (22,84) che, costeggiando la piazza Umberto I, arriva al semaforo con la via Vittorio Veneto (22,99 - fine tappa).
cappella di S. Martino (Cortemilia)
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Si declina qualsiasi responsabilità per eventuali errori, imprecisioni, incidenti e danni di ogni sorta
Ultimo aggiornamento: 3 novembre 2024
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