Valli di Lanzo
Santuario di Sant'Ignazio (versione 2018)
directions_car da Torino con la "direttissima" delle Valli di Lanzo
straighten 16,51 km
trending_up 555 m circa
access_time 2,5 ore
sort Difficoltà: medio
equalizer asfalto 6,80 km (41%) - sterrato 9,71 (59%)
event tutto l'anno tranne inverno
update Effettuato il ottobre 2018
map I.G.C. 1:25.000 n. 110 LANZO VIU' CHIALAMBERTO LOCANA CIRIE' BASSE VALLI DI LANZO e 1:50.000 n. 2 VALLI DI LANZO e MONCENISIO
map ONLINE PDF
gps_fixed TRACCIA GPX
Descrizione: l'itinerario ruota attorno ad uno dei monumenti simbolo delle Valli di Lanzo (un altro è il Ponte del Diavolo) che si erge sulla vetta strategica e panoramica del Monte Bastia o Castellazzo, ad una quota di 931 metri. In origine vi era una cappella votiva, eretta dai valligiani nel 1629. In quel tempo, la zona era infestata dai lupi, i quali erano soliti attaccare i bambini dediti alla guardia dei greggi di pecore. Gli abitanti iniziarono allora a pregare Sant'Ignazio di Loyola, il fondatore dei Gesuiti, la cui devozione era in quel periodo molto diffusa, invocando l'incolumità per i loro piccoli e tutta la comunità. Nel giro di pochi anni i lupi sparirono dalla valle. Le suppliche al santo sconfissero anche un'epidemia che aveva colpito il bestiame, il "neiret", senza possibilità di cura. In segno di ringraziamento, ai primogeniti veniva imposto quale voto il nome del Santo (ancor oggi molto diffuso in zona) e si provvide inoltre ad erigere la cappella. L'attuale edificio risale invece al 1720, per iniziativa dei Gesuiti, i quali si erano accorti che ormai la chiesetta era diventata troppo piccola. Il Santuario venne costruito in modo che al centro, dal pavimento, emergesse per un'altezza di cinque metri la cima del monte, sormontata dalla statua del Santo, sul quale doveva convergere la luce proveniente dalle finestre. Ultimamente, a seguito di una ristrutturazione, l'opera è stata spostata annullando tale effetto scenografico.... Dal parcheggio della stazione (0 km) percorriamo la via Roma in direzione del centro storico. Alla rotonda (0,16) andiamo a destra seguendo la via Umberto I. Più avanti imbocchiamo a sinistra la via Romualdo Palberti (0,46), quindi andiamo a sinistra sulla via Armando Diaz (0,58) e poi subito a destra sulla via Tagna (0,59), transitabile solo a velocipedi e pedoni. Al suo termine transitiamo a destra della torre civica di Aymone di Challant e poi prendiamo a destra la via Fontana del Monte (0,71). Giunti ad un ponte (0,94) non lo attraversiamo ma a destra costeggiamo sempre il rio Uppia finchè lo attraversiamo. Poco oltre si devia sulla sterrata a destra con indicazioni civico 35 (1,38). Quando la stradina curva bruscamente puntando verso le case (1,62) proseguiamo su un sentiero erboso che porta in breve ad una sterrata privata. La risaliamo e al suo termine (cancello aperto - 1,95), svoltiamo a destra raggiungendo la strada che da Lanzo sale a Sant'Ignazio (2,48). Continuiamo a salire e dopo il primo tornante abbandoniamo l'asfalto per una sterrata sulla dx (3,71) che con pendenza moderata ed una serie di tornanti riporta sulla strada principale (5,29). La percorriamo sino ad incontrare il sentiero 352 sul lato opposto (5,65) che con fondo sempre ciclabile riporta nuovamente alla strada principale (7,15). Procediamo sino al parcheggio ai piedi del Santuario di Sant'Ignazio (7,42) quindi varchiamo il cancello e percorriamo il viale di accesso sino ad un piazzale panoramico (8,14). Quindi scendiamo al parcheggio e torniamo indietro fino ad inviduare tra le case il sentiero 350 per Gisola/Tortore sulla sinistra. Il fondo a gradini ci impegnerà non poco ma si fa tutto in sella. Al suo termine andiamo a sinistra su asfalto (9,01), lasciamo a destra la deviazione per Tortore (9,18) e poi imbocchiamo (nei pressi della località La Balma) una sterrata sulla destra (9,65) tenendo ad un bivio la sinistra (9,72). Superate un paio di abitazioni il fondo peggiora. Ad un bivio si prosegue diritto (10,71) e a quello successivo si va a destra (11,27) con la stradina che degenera in sentiero. Superate due baite il fondo diventa accidentato ed impegnativo (attenzione ad un salto del sentiero poco visibile che va aggirato sulla sx). Ad un certo punto si costeggia una recinzione e poi si svolta sempre lungo la medesima a sinistra (12,03 - dalla parte opposta indicazioni sentiero 352). Passata una casa isolata il cammino si allarga e superata una sbarra si ritrova l'asfalto (12,71). Proprio in questo punto imboccare il sentiero sulla sinistra che torna indietro e a due bivi tenere la destra (12,86 e 12,97). Si raggiunge la località Ovairo superiore dove seguiamo la strada asfaltata in discesa (13,36 - sx). Passata la cappella di S. Bernardo, quando la strada curva, prendiamo il taglio su sentiero (13,52). Si ritrova l'asfalto (13,75) che seguiamo di fronte lasciando poi a sinistra la deviazione per Brecco (13,81). Giunti alla strada Lanzo-S.Ignazio seguirla a sinistra e, dopo la cappella di S. Sebastiano e S. Lorenzo, prendere (prima del guard-rail) il sentiero con indicazioni Loreto/Lanzo centro (14,10 - prestare attenzione ai gradini). Si confluisce su una sterrata e al suo termine si va a destra su asfalto (14,31). Poco più avanti svoltare a sinistra passando il Santuario della Madonna di Loreto (14,43) e tenere la sinistra una volta giunti allo STOP (14,61). Poche decine di metri e si svolta a destra su pista ciclopedonale pavimentata. Al suo termine proseguire su pista erbosa (14,97) e, quando finisce il prato, fare dietro front seguendo il sentiero sulla sinistra (15,13) che porta al cimitero. Qui (15,32) seguire una pista asfaltata in direzione nord finchè con un semicerchio torna indietro. Portarsi sul vialetto sterrato (15,56) che costeggia il torrente Tesso. Esso termina nei pressi del ponte di via Roma (16,44). Da qui in poche decine di metri ci ritroviamo dinnanzi al parcheggio della stazione (16,51).
sentiero 352
panorama da Sant'Ignazio
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Si declina qualsiasi responsabilità per eventuali errori, imprecisioni, incidenti e danni di ogni sorta
Ultimo aggiornamento: 13 agosto 2024
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