Valli di Lanzo
Monte Garné
Passo della Croce
directions_car da Lanzo T.se si seguono le indicazioni per Ceres. Prima di raggiungere il paese si devia per Cantoira (SP 33). Al termine della frazione Fé, si incontra un quadrivio dove si lascia la vettura.
straighten 26,39 km
trending_up 1000 m circa
access_time 4,5 ore
sort Difficoltà: medio
equalizer asfalto 12,30 km (47%) - sterrato 14,09 (53%)
event da maggio a ottobre
update Effettuato il 29 e 30 luglio, 1 agosto 2000
map I.G.C. 1:50.000 n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio, 1:25.000 n. 110 Lanzo Viù Chialamberto Locana Cirié Basse Valli di Lanzo
map GIF
Descrizione: dallo spiazzo (0 Km), si inizia a percorre la via Cernesio (0,01) sino ad un ampio curvone, al termine del quale si svolta su strada Brusiera (0,74). Riconoscibile in questa fase, su una rupe tra la val Grande e la val d'Ala, il santuario di S. Cristina, realizzato per iniziativa degli abitanti di Ceres e Cantoira: nel 1440 costruirono sopra un preesistente pilone dedicato alla santa una cappella che venne poi trasformata nel corso del XVII sec. Superato il sentiero per Brusiera (1,86), nei pressi del quale è ubicata una graziosa cappella votiva (evitare di rifornirvi alla vicina fontanella perché l'acqua non è potabile), si incontrano alcuni brevi intermezzi sterrati che ne anticipano uno di lunghezza decisamente superiore (2,99). Ignorate alcune deviazioni secondarie (3,25 sul lato sinistro, 3,77 e 4,91 su quello opposto) si arriva al piazzale del Passo della Croce dove è presente una grossa bacheca con la cartina e la descrizione dell'itinerario escursionistico dei "3 Rifugi", segnalato dal Cai sez. di Lanzo (5,23). Segue una breve discesa su asfalto passando a monte delle case di Cresto con splendida veduta di Chiaves, noto per le "Chintane" (stretti vicoli che si snodano tortuosi tra le case) e dominato dall'imponente chiesa di San Giovanni Evangelista.... Allo stop (6,50) continuare a sinistra lungo la strada per il lago di Monastero. Oltre Curchiatto, si incontra lo spiazzo con la fontana Sistina dove ci si può rifornire d'acqua (7,60). Dopo un paio di tornanti, si affronta a sinistra la facile sterrata per il Monte Garné (10,06) che ci offre alcuni interessanti scorci panoramici, raggiungendo i ripetitori posti sulla cima (11,26). Tornati nuovamente alla strada abbandonata in precedenza (12,45), si riprende a salire sino alla deviazione segnalata per la Baita S. Giacomo (13,45), chiusa da un cancello comunque facilmente aggirabile. Al termine della breve ma faticosa salita, per via del fondo dissestato, si perviene al colle S. Giacomo di Moia, punto più elevato del percorso (13,99). Lasciata a destra la diramazione per le baite S. Barbara, si incontra presto un nuovo bivio che consente di raggiungere la sottostante cappella di S. Giacomo (14,14 - digressione facoltativa non conteggiata). Proseguiamo sul ramo di destra che termina, dopo un tornante, presso alcune baite. Dall'abbeveratoio che le precede (15,07), seguire il sentierino che si stacca sul prato a destra. La prima parte risulta ciclabile seppur con difficoltà. Poi, una volta entrati nel bosco, si deve necessariamente scendere di sella. Fortunatamente il tutto si risolve in pochi minuti. Toccata la chiesetta a monte di Blinant (15,62), si passa tra le case guadagnando la sterrata proveniente da Vrù (15,73). Qui notare la teleferica utilizzata per portare i rifornimenti durante l'isolamento invernale. Procedere in discesa tenendo al bivio seguente la destra (16,10). Superata una catena (18,32) si arriva al bivio per Rivirin (18,43), famoso per le ricostruzioni in pietra della Torre di Pisa e della Mole Antonelliana, posto 70 metri più in alto a quota 1100 (poco meno di un Km tra andata e ritorno non conteggiato in quanto facoltativo). Raggiungere questa meta porta via circa un quarto d'ora ma ne vale la pena. A monte della borgata, a 1580 metri di quota, si trova una delle numerose miniere di talco della zona che porta il nome della vicina Alpe Brunetta. L'estrazione cessò alla fine degli anni 70 anche per colpa della concorrenza di impianti più moderni e quindi dai costi più bassi. La cava è stata recuperata per iniziativa del CAI Lanzo, della Comunità Montana Valli di Lanzo e del comune di Cantoira e risulta ora visitabile. Lasciando alle spalle il vallone di Brissout, si riprende attraversando un ponte (18,45) ed ignorando quindi l'indicazione a sinistra per il presepio meccanico (18,57), principale attrazione turistica di Vrù, realizzato in oltre 30 anni, con tanta passione, da Francesco Berta. I personaggi animati, molto curati nei particolari, ricostruiscono gli antichi mestieri di queste valli. Aggirato il paese dall'alto, si ritrova l'asfalto (18,92). Si svolta quindi a destra (19,31), affrontando una serie di tornanti. Superata la strada per Lities (20,81) si termina sullo stradone di fondovalle presso Cantoira (21,97). Seguirlo a sinistra per pochi metri e quindi, svoltando su via Case Michiardi (22,01), scendere al torrente Stura (22,26). Senza attraversare il ponte si costeggia il corso d'acqua a sinistra, utilizzando un tratturo la cui traccia più avanti tende a scomparire. Raggiunto un secondo ponte (23,01), portarsi sull'altra sponda andando a sinistra sia qui sia al bivio successivo nei pressi di un pilone (23,15). Superate le baite di Le Grange la strada si riduce per un breve tratto a sentiero (segnato da tacche gialle e rosse), seguendo grosso modo i pali della linea elettrica. Dopo Chios (24,90), si ignora un bivio sulla sinistra (25,02) pervenendo alla strada asfaltata che mette in comunicazione Fé con Ceres (25,55). Percorrendola a sinistra si attraversa la Stura risalendo allo spiazzo di partenza (26,39).
riproduzioni in pietra della Torre di Pisa e Mole Antonelliana (Rivirin)
cappella votiva nei pressi di Brusiera
Segnalazioni
M. Bologna: anche la strada che sale da Cernesio al Colle della Croce è oramai quasi del tutto asfaltata. Rimangono sterrati solo gli ultimi 600/700 metri.
Federico: dall'abbeveratoio del km 15,07, c'è ora una sterrata di nuova costruzione, a cui si accede scavalcando una catena, che scende con numerosi tornanti collegandosi alla strada bianca proveniente da Vrù.
F. Samartinaro: confermo quanto detto da Federico ed aggiungo che la strada che parte dall'abbeveratoio del km 15,07 taglia in due punti il sentiero descritto nella relazione e termina al primo tornante della strada tra Blinant e Vrù, circa 50 mt dalla prima casa di Blinant.
Federico: dall'abbeveratoio del km 15,07, c'è ora una sterrata di nuova costruzione, a cui si accede scavalcando una catena, che scende con numerosi tornanti collegandosi alla strada bianca proveniente da Vrù.
F. Samartinaro: confermo quanto detto da Federico ed aggiungo che la strada che parte dall'abbeveratoio del km 15,07 taglia in due punti il sentiero descritto nella relazione e termina al primo tornante della strada tra Blinant e Vrù, circa 50 mt dalla prima casa di Blinant.
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Ultimo aggiornamento: 19 agosto 2024
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