Valle di Susa
Monte Pintas
al termine del sentiero non ciclabile per il Monte Pintas
straighten 37,45 km
trending_up 1885 m circa
access_time 7 ore
sort Difficoltà: difficile
equalizer asfalto 13,35 km (36%) - sterrato 24,10 (64%)
event luglio e agosto
update Effettuato il agosto 2007
map I.G.C. 1:50.000 n. 1 Valli di Susa Chisone e Germanasca
warning Si raccomanda prudenza nell'affrontare il sentiero balcone tra Madonna della Losa ed Alteretto in quanto non sempre è ciclabile causa fondo accidentato (procedere a piedi nei tratti dove è più rovinato).
map ONLINE PDF PDF (3 PAG) JPG
gps_fixed TRACCIA GPX
ATTENZIONE!!! A seguito distacco di materiale nei pressi della galleria sulla strada ex militare che collega la frazione Bastia con la SP254 per il Frais, è stata emanata un'ordinanza dal comune di Gravere (n. 4 del 06/03/24) che ne vieta il transito a veicoli e pedoni. Finché l'ordinanza non verrà revocata, giunti al km 30,35, non deviare per Madonna della Losa ma stare sempre sulla SP254 sino al punto di partenza.
Descrizione: itinerario molto impegnativo per via del dislivello e del tratto non ciclabile per superare la dorsale del Monte Pintas. Sarebbe preferibile affrontarlo, almeno per quanto concerne la parte più elevata, in presenza di buona visibilità, non solo per poter godere appieno del panorama, ma anche per non avere problemi di orientamento. La salita è quella "classica" per raggiungere il Colle delle Finestre dalla Val di Susa. Si parte dalla borgata Campo del Carro, la più importante del comune di Meana in quanto qui si trovano il municipio, il cimitero, la chiesa e la scuola. Dalla piazza Europa (0 km) si inizia la salita su asfalto lasciando dapprima la via Grangia sulla destra (0,13), poi la deviazione che porta a Madonna della Losa (0,36 - utilizzata per il rientro) ed infine la via Suffis sulla sinistra (0,46). Si continua fino al Colletto dove inizia lo sterrato (8,77) e quindi, superata l'Alpe Casette (12,24) si perviene al Colle delle Finestre (16,88 - nuovamente asfalto). Si scende per poche centinaia di metri e poi si imbocca la carrareccia sulla destra che porta al Colle della Vecchia (17,18). Giunti alla fontana Murò si prende la traccia di sentiero in salita, dalla pendenza particolarmente pronunciata, che costringe ad uno sforzo non da poco. Per raggiungere il crinale del Monte Pintas si percorre meno di un chilometro ma affrontando 220 metri di dislivello. Dopo aver toccato il ripetitore si ignora la traccia che sale sulla cima e si prosegue sullo stretto sentiero in discesa (procedete a piedi in quanto il sentiero è stretto ed il pendio scende ripido). Si continua per prati facendo attenzione a puntare verso il gabbiotto in legno di una sciovia. Il sentiero, presso il medesimo, curva a sinistra e sbuca su un largo traverso (nuovamente ciclabile). Lo si segue per poco e poi si imbocca un largo sentiero a sinistra (20,22). Questo sentiero presenta tratti saltuari non ciclabili (quelli dove il fondo è più smosso causa presenza di grosse pietre) che si mantengono comunque entro limiti accettabili. Si raccomanda comunque velocità moderata e prudenza. Man mano che si scende il fondo migliora. Occorre puntare verso la grossa ed evidente stazione di arrivo dell'ex impianto di Punta Faliera senza lasciarsi ingannare dalle deviazioni laterali che porterebbero lontano dalla meta. Il cammino segue comunque la direttrice della vecchia sciovia del Monte Pintas di cui rimangono ancora ben visibili i sostegni dei cavi. Giunti a Punta Faliera (22,29) si affronta la sterrata che scende a Pian Gelassa (25,42). Qui si continua a destra raggiungendo la Provinciale proveniente da Madonna della Losa (29,44). Seguirla a destra e poi deviare per la borgata (30,35). Attraversarla e, giunti alle ultime case, prendere il Sentiero Balcone (30,71). Lasciare quindi la deviazione che porta a Deveis (30,97) e giunti ad una strada (31,12) percorrerla a destra. Quindi riprendere il sentiero a sinistra (31,24) giungendo ad Alteretto (32,10). Da qui proseguire su sterrata ed, al primo bivio (32,43), girare a destra sino ad un grosso pilone (32,78). Qui prendere a destra, affrontare una corta galleria, e poi, scendere su asfalto (34,52). Al primo bivio andare diritto (35,15) percorrendo la via Gravere. Al successivo ancora diritto (36,42) finchè si ritrova la strada dell'andata (37,09) e con essa si ritorna alla piazza Europa (37,45).
Descrizione: itinerario molto impegnativo per via del dislivello e del tratto non ciclabile per superare la dorsale del Monte Pintas. Sarebbe preferibile affrontarlo, almeno per quanto concerne la parte più elevata, in presenza di buona visibilità, non solo per poter godere appieno del panorama, ma anche per non avere problemi di orientamento. La salita è quella "classica" per raggiungere il Colle delle Finestre dalla Val di Susa. Si parte dalla borgata Campo del Carro, la più importante del comune di Meana in quanto qui si trovano il municipio, il cimitero, la chiesa e la scuola. Dalla piazza Europa (0 km) si inizia la salita su asfalto lasciando dapprima la via Grangia sulla destra (0,13), poi la deviazione che porta a Madonna della Losa (0,36 - utilizzata per il rientro) ed infine la via Suffis sulla sinistra (0,46). Si continua fino al Colletto dove inizia lo sterrato (8,77) e quindi, superata l'Alpe Casette (12,24) si perviene al Colle delle Finestre (16,88 - nuovamente asfalto). Si scende per poche centinaia di metri e poi si imbocca la carrareccia sulla destra che porta al Colle della Vecchia (17,18). Giunti alla fontana Murò si prende la traccia di sentiero in salita, dalla pendenza particolarmente pronunciata, che costringe ad uno sforzo non da poco. Per raggiungere il crinale del Monte Pintas si percorre meno di un chilometro ma affrontando 220 metri di dislivello. Dopo aver toccato il ripetitore si ignora la traccia che sale sulla cima e si prosegue sullo stretto sentiero in discesa (procedete a piedi in quanto il sentiero è stretto ed il pendio scende ripido). Si continua per prati facendo attenzione a puntare verso il gabbiotto in legno di una sciovia. Il sentiero, presso il medesimo, curva a sinistra e sbuca su un largo traverso (nuovamente ciclabile). Lo si segue per poco e poi si imbocca un largo sentiero a sinistra (20,22). Questo sentiero presenta tratti saltuari non ciclabili (quelli dove il fondo è più smosso causa presenza di grosse pietre) che si mantengono comunque entro limiti accettabili. Si raccomanda comunque velocità moderata e prudenza. Man mano che si scende il fondo migliora. Occorre puntare verso la grossa ed evidente stazione di arrivo dell'ex impianto di Punta Faliera senza lasciarsi ingannare dalle deviazioni laterali che porterebbero lontano dalla meta. Il cammino segue comunque la direttrice della vecchia sciovia del Monte Pintas di cui rimangono ancora ben visibili i sostegni dei cavi. Giunti a Punta Faliera (22,29) si affronta la sterrata che scende a Pian Gelassa (25,42). Qui si continua a destra raggiungendo la Provinciale proveniente da Madonna della Losa (29,44). Seguirla a destra e poi deviare per la borgata (30,35). Attraversarla e, giunti alle ultime case, prendere il Sentiero Balcone (30,71). Lasciare quindi la deviazione che porta a Deveis (30,97) e giunti ad una strada (31,12) percorrerla a destra. Quindi riprendere il sentiero a sinistra (31,24) giungendo ad Alteretto (32,10). Da qui proseguire su sterrata ed, al primo bivio (32,43), girare a destra sino ad un grosso pilone (32,78). Qui prendere a destra, affrontare una corta galleria, e poi, scendere su asfalto (34,52). Al primo bivio andare diritto (35,15) percorrendo la via Gravere. Al successivo ancora diritto (36,42) finchè si ritrova la strada dell'andata (37,09) e con essa si ritorna alla piazza Europa (37,45).
il ripetitore sul Monte Pintas
la discesa per prati dal M. Pintas
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Si declina qualsiasi responsabilità per eventuali errori, imprecisioni, incidenti e danni di ogni sorta
Ultimo aggiornamento: 23 settembre 2024
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