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A due passi da Torino

Tiri & Castelli (Piossasco) v2024

S. ValerianoS. Valeriano
location_on piazza Sandro Pertini (Piossasco); al giovedì, giorno di mercato, parcheggiare nelle zone limitrofe
straighten 18 km
trending_up 669 m circa
access_time 3 ore
sort Difficoltà: medio
event tutto l'anno tranne inverno
update Ricontrollato e modificato il 1 dicembre 2024. Prima versione 27 febbraio 2000 con M. Tosalli e G. Apostolo
map cartina 1:10.000 allegata alla guida "Sentieri di Piossasco e Monte San Giorgio - Nella valle dei due Parchi"; I.G.C. 1:50.000 n. 17 TORINO PINEROLO e Bassa Val di Susa
warning Alcuni tratti non ciclabili (da pochi metri a qualche decina) soprattutto nel tratto tra il colle della Serva ed il colle del Prè. Solco sul sentiero tra il punto di lancio volo libero e l'innesto sulla sterrata di salita. Prudenza lungo lo stretto sentiero lungo la bealera causa radici affioranti, spuntoni di pietre e pendenza della sponda in modo da evitare cadute rovinose.
map ONLINE
gps_fixed TRACCIA GPX

S. ValerianoS. Valeriano

Descrizione: dal lato est della piazza Pertini imbocchiamo la via Don Pino Puglisi raggiungendo il municipio (c'è un breve tratto da fare bici a braccia come indicato da cartello in quanto passaggio pedonale). Saliamo per via Roma passando a fianco della chiesa Madonna del Carmine e continuando poi su via Solferino. Svoltiamo quindi a sinistra su via San Rocco che diventa più avanti via M. Davide. Prendiamo quindi il sentiero che toccando la cappella di S. Giulio e costeggiando la Bealera di Piossasco porta all'area attrezzata Tiri, ove un tempo era situato un poligono di tiro. Da qui pieghiamo a sinistra risalendo il pendio per la massima pendenza sino ad incontrare un sentiero orizzontale che va seguito a sinistra. Si supera la radura di Pera Caval ed un bivio per la Cava, raggiungendo la sterrata che sale al monte S. Giorgio. Conviene però, prima di proseguire per quest'ultimo, visitare, dal bivio nei pressi della vicina insellatura, la cappella di S. Valeriano, ricostruita nel 1947 dopo che venne distrutta dai bombardamenti. Quando siete nei pressi non usate gli scalini per accedervi ma passate da dietro così non dovrete scendere di sella. Alle spalle dell'edificio, un sentiero poco ciclabile, permette di raggiungere lo sperone roccioso che scende a strapiombo sulla Cava, sul quale è collocata la croce metallica, alta 12 metri, opera dello scultore Giuseppe Riccardo Lanza, personaggio importante della realtà creativa piossaschese, morto tragicamente nel 1986. Ha partecipato a mostre nazionali ed internazionali ottenendo nel 1972 il premio Mirò a Barcellona. Ritornati sulla sterrata principale, raggiungiamo il cippo degli Alpini dove inizia una lunga serie di tornanti che portano al Colle della Serva. Ancora un ultimo sforzo ed eccoci al pianoro che ospita il rifugio con dedica al tenente Lorenzo Nicola e quindi al monumento dedicato alle penne mozze piossaschesi (una croce su basamento). Compiuta una digressione per dare un'occhiata alla cappella romanica di S. Giorgio e alla tavola d'orientamento alle sue spalle, ritorniamo al piazzale sottostante (quello col rifugio) che è anche punto di lancio per il volo libero. Da questo imbuchiamo l'inizio del sentiero per "Piazza S. Vito" che lasciamo più avanti, anche per la presenza di un cartello di divieto alle bici, tenendo a destra la traccia che porta presso un tornante della strada di salita (in alternativa potete dal piazzale seguire la più facile strada). Scesi al colle della Serva, prendiamo il sentiero per il colle del Prè, dove si arriva tralasciando le deviazioni per il rilievo della Roubata-Boe e, tra le due, quella del sentiero 307 che scende a S. Vito. Dal colle del Prè, continuiamo a sinistra sulla strada a fondo naturale che porta alla località Campetto. Passando tra le case, si segue fedelmente la via omonima. In questo tratto si notano, sul lato della montagna, tre castelli sovrapposti: quello più in basso, detto dei Nove Merli, attualmente adibito a ristorante; uno intermedio voluto dal conte Gian Michele di Piossasco ma mai completato; ed infine quello del Gran Merlone. Poco dopo l'incrocio con la via Cappella, prendiamo la pista erbosa a sinistra (cartello via S. G. Bosco). Teniamo ad un paio di bivi la sinistra in modo da passare a monte della chiesa di S. Vito, toccando la grotta di Lourdes ed attraversando la Porta Carraia. Sbuchiamo sulla via San Vito nei pressi della cappella di Santa Elisabetta. Andiamo a sinistra e poi diritto su via Monte Grappa. Prima di raggiungere la località Ca' Dorina, svoltiamo a destra sullo sterrato con indicazioni per Piossasco centro. Giunti in via M. Davide, svoltiamo a sinistra e poi, seguendo la via Rovereto ed il percorso fatto all'andata, rientriamo al piazzale di partenza.

altimetria

la chiave di Giuseppe Riccardo Lanzala chiave di Giuseppe Riccardo Lanza

il cippo degli Alpiniil cippo degli Alpini

tavola d'orientamento sul monte S. Giorgiotavola d'orientamento sul monte S. Giorgio

cappella sul monte S. Giorgiocappella sul monte S. Giorgio

croce di vetta sul monte S. Giorgiocroce di vetta sul monte S. Giorgio

sentiero per il colle del Prèsentiero per il colle del Prè

Porta CarraiaPorta Carraia

cappella di Santa Elisabettacappella di Santa Elisabetta

tavola d'orientamento sul monte S. Giorgiotavola d'orientamento sul monte S. Giorgio

cappella sul monte S. Giorgiocappella sul monte S. Giorgio

croce di vetta sul monte S. Giorgiocroce di vetta sul monte S. Giorgio

sentiero per il colle del Prèsentiero per il colle del Prè

Porta CarraiaPorta Carraia

cappella di Santa Elisabettacappella di Santa Elisabetta

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Ultimo aggiornamento: 5 dicembre 2024