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Valle di Susa

Grange Prapiano

immagine1Grange Prapiano

location_on Novalesa
directions_car da Susa si percorre la SS25 in direzione del Moncenisio lasciandola quando si incontra la deviazione per Venaus. Si risale la Val Cenischia sino a Novalesa dove si lascia la vettura all'inizio del paese: non utilizzate il primo parcheggio che incontrate perchè riservato agli autobus ma quello che si trova pochi metri oltre il bivio per Moncenisio (fontana), raggiungibile attraversando uno stretto ponte sul torrente.
straighten 11,03 km (solo andata)
trending_up 1000 m circa
access_time 4 ore (ritorno incluso)
sort Difficoltà: medio
equalizer asfalto 2,49 km (23%) - sterrato 8,54 (77%)
event da giugno a settembre
update Effettuato il 20 ottobre 2002
map I.G.N. 1:25.000 3634 OT Val Cenis Charbonnel, I.G.C. 1:50.000 n. 2 Valli di Lanzo e Moncenisio
map GIF
Descrizione: il paese di Novalesa, alle porte del quale prende avvio il nostro itinerario, ha una storia bimillenaria. La fondazione risale presumibilmente al primo secolo dopo Cristo ma assume una certa importanza con la costruzione nel 726 dell'Abbazia, per volontà di Abbone, governatore della Moriana e di Susa. La sua posizione strategica, lungo la via per le Gallie, tappa obbligata di approvvigionamento e foresteria per coloro che valicavano il Colle del Moncenisio, andò a decadere con l'apertura della Strada Napoleonica. Tra le numerose leggende segnaliamo quella relativa al lungo soggiorno di Barbarossa: la popolazione, stanca di mantenere la truppa, introdusse nel fieno destinato ai cavalli le bacche velenose del tasso; gli animali iniziarono a morire e Barbarossa, pensando ad un'epidemia, abbandonò la cittadina. Dal parcheggio procediamo verso il centro abitato svoltando dopo poche decine di metri in via Cenischia (0,06 - indicazioni hotel ristorante "Posta"). Si transita dinnanzi al cimitero per poi raggiungere una chiesetta (0,56) dove si continua lungo la via Ferrera. Arrivati al ponte sul torrente Cenischia, senza attraversarlo, imboccare a destra (0,97) la pista forestale per le Gr. Prapiano (Grange Praplon) senza più possibilità di errori. Superata la sbarra (1,73), si affronta il tratto iniziale asfaltato dalla pendenza molto accentuata. Si toccano poi le Baite Minà (3,37) e quelle di li Plenei (8,71) arrivando infine alle Gr. Prapiano (11,03), cinte alle spalle da uno splendido anfiteatro roccioso. Per qui transita il "sentiero dei 2000" che, passando davanti alle costruzioni, si collega con l'Alpe Tour. Alle spalle delle medesime c'è invece quello per il rifugio Stellina, costruito nel 1994 alla testa di Carolei, a quota 2610 metri, per agevolare gli alpinisti che salgono al Rocciamelone partendo da Novalesa. Per il ritorno si consiglia di percorrere la strada che attraversa il centro storico di Novalesa (via Maestra). Si avrà così modo di vedere la parrocchiale di S. Stefano e l'edificio che ospita il museo etnografico dove, su due piani, sono stati raccolti oggetti un tempo appartenenti ai novalicensi come gli attrezzi per la lavorazione del latte, della lana e del grano, vestiario e mobilia. La chiesa, risalente a fine Trecento, conserva all'interno quattro preziose tele donate da Napoleone all'abate Gabet, priore dell'Ospizio del Moncenisio.

altimetria

image2lungo la panoramica pista forestale

image3Grange Prapiano

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Ultimo aggiornamento: 11 agosto 2024