Mountain bike Piemonte - A due passi da Torino | ||||
Monte San Giorgio | ||||
Il percorso | ||||
Lunghezza: 5,8
Km |
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Monumento alle penne mozze |
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Le vostre segnalazioni | ||||
Paolo
In prossimità delle strade/sentieri indicati, in località San
Vito, c'è la trattoria San Giorgio. Dopo una gran pedalata, ci si può
rinfrancare con una bella cena o fermarsi qualche giorno visto che
dispone anche di camere. Vedi sito:
http://www.sangiorgio.info Marco La frana presente sulla strada tra San Valeriano ed il Cippo Alpino, causata dall'ultima alluvione, e' stata parzialmente rimossa per cui il passaggio e' abbastanza agevole. I tronchi degli abeti che ostruivano il percorso sono stati segati e rimossi mentre la massa di terra franata e' stata livellata. Purtroppo il passaggio dei fuoristrada che salgono alla vetta con i deltaplani ha provocano profondi solchi sul terreno fangoso per cui consiglio il superamento (soprattutto in discesa) con la bici al fianco. Guido Al Rifugio del Monte S. Giorgio qualcuno ha lasciato un "libro di vetta", come si fa per le altre cime, e noi abbiamo lasciato la nostra firma. Purtroppo qualche intelligentone con un QI infinitamente piu` basso di quello che ha avuto l'idea del libro, ha subito pensato di riempirlo qua` e la` di paragrafi di immense cavolate, ma lasciamo perdere: l'idea e` buona! Per il resto i sentierini del Col del Pre` sono +/- percorribili come prima, a parte diverso pietrame in piu`. Diversi dei vari single-track ('tagli') tra un tornante e l'altro gia` prima al limite del possibile sono ora praticamente infattibili causa pietroni. Enrico La disponibilità idrica della zona e' scarsa . Questa, oltre ad essere cronica (anche l'itinerario alla Pietraborga non è da meno), diventa insopportabile nella stagione estiva . L'ultimo punto di approvigionamento d'acqua prima d'intraprendere il percorso, è quello situato in piazza San Vito, oppure in località San Valeriano (alla base della cava), anche se quest'ultimo oltre ad essere fuori uso 360 giorni all'anno, costringe ad una deviazione dal percorso verso una zona degradata da pseudoamanti dell'ambiente naturale che, armati di barbecue portatili, occupano (e sporcano) la zona, in primavera e in estate. Adriano Sempre a proposito del rifornimento idrico, una volta raggiunto San Valeriano, in prossimità della bacheca informativa in legno, si può scendere per il sentiero alla dx del cartello sino a raggiungere "I tiri del parco montano" dove si trova una fontana sempre funzionante. Ultimato il rifornimento, si può ritornare sul percorso che conduce al Monte San Giorgio seguendo un bel single-trek (abbastanza tosto) alla destra della fontana. Marco Altre varianti, che ho percorso personalmente, sono: 1) Sentiero tecnico molto impegnativo nel bosco che scende direttamente a San Vito sul versante sud della montagna: dal colle della Serva si percorre il sentiero per il colle di Pre'. Al termine della breve discesa tecnica su roccette, si trovano dei cartelli indicatori in legno: qui si imbocca il lungo sentiero impegnativo che scende a sinistra (indicato "San Vito"). Occorre fare molta attenzione alle rocce e alla pendenza (in parte e' inevitabile scendere a piedi). Ad occhio direi che la ciclabilita' e' del 70% per chi ha un po' di pratica. 2) Partendo dalla facciata della chiesetta sulla punta del M. San Giorgio, seguire le tracce (verso nord) che scendono sostanzialmente sullo spartiacque. In qualche punto e' necessario procedere a piedi per la presenza di pietre. Dopo 500 metri si passa ai piedi di un traliccio dell'alta tensione. Altri 400 metri e si confluisce (*) su un sentiero piu' visibile, che, seguito verso destra sempre in discesa, confluisce su una mulattiera, piuttosto sconnessa. Si raggiunge infine la strada descritta da Peverada per la salita (indicativamente 1 Km dal bivio di S. Valeriano). 2bis) Una interessante e divertente variante al punto 2 si presenta più ciclabile (praticamente 100% per chi ha buona confidenza con le discese tecniche): dal Monte San Giorgio, ridiscendere per la stessa strada indicata da Peverada. Superato il Colle della Serva, contare i tornanti a sinistra: al secondo tornante a sinistra, in corrispondenza della curva, imboccare il sentiero a destra. Tale sentiero si congiunge con quello indicato al punto 2 (vedi (*) al punto precedente). 3) Da San Valeriano si puo' scendere per sentiero non impegnativo (eccezion fatta per alcuni stretti tornanti che puo' essere prudente fare scendendo dalla sella) a Piossasco. In pratica, dallo slargo (bacheca informativa), si risale una collinetta e, senza raggiungere la cappella, si imbocca sulla destra un sentiero che scende alla base della cava (500 metri). |
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