Le grandi traversate
Torino-Milano tappa 2: Casale Monferrato-Vigevano
straighten 60,85 km
trending_up dislivello insignificante
access_time 5 ore
sort Difficoltà: facile
equalizer asfalto 27,38 km (45%) - sterrato 33,47 (55%)
event tutto l'anno tranne inverno (anche per presenza nebbia)
update Effettuato il maggio 2016
map ONLINE PDF PDF (17 PAG)
gps_fixed TRACCIA GPX
Descrizione: dalla rotonda imbocchiamo l'uscita verso est (0 km - strada antica Vercelli), superiamo il passaggio a livello e poi prendiamo a destra l'argine sinistro del fiume Po (0,44). Arrivati al quadrivio nei pressi dell'autostrada A26 (3,53) proseguiamo diritto passando sotto la medesima. L'argine ad un certo punto si sdoppia (6,65): noi proseguiamo diritto lasciando sulla destra il ramo che costeggia il fiume Po. Arrivati ad un quadrivio con piccola costruzione nelle vicinanze, si svolta a sinistra (8,39). Superato il ponte sul torrente Stura (8,79), prendiamo a destra costeggiando dapprima questo corso d'acqua e poi il torrente Marcova. Arriviamo alla Ex SS596 (11,68), poco distanti dalla località Grangia di Gazzo. La seguiamo a destra superando dapprima il ponte sul torrente Marcova e poi quello sul fiume Sesia. Oltre la deviazione per Mantie (13,23) riprendiamo l'argine a destra (14,28). Più avanti lasciamo sulla destra la deviazione per C. Somaglia (16,09) ed un'altra nei pressi di C. Natta (16,84). Nei pressi di una cascina diroccata svoltiamo a sinistra (17,00), superiamo C. Bellaria e, nei pressi di una casa isolata, prendiamo a sinistra (18,64) lungo il confine della "Garzaia della Rinalda". Proseguiamo sempre diritto attraversando la SP194dir (20,22) e, quando lo sterrato termina nelle vicinanze di un campo di calcio, svoltiamo a sinistra sulla via Vittorio Emanuele II (20,53) che porta a Candia Lomellina. Dobbiamo imboccare a sinistra la via Roma (21,04) e, giunti in piazza San Carlo (21,39) percorrerla a destra. Quando termina nei pressi del monumento chiamato "Il Rulin", eretto forse per ricordare il passaggio di Carlo Borromeo, andiamo a destra su via Cavour (21,46) passando l'arco a fianco della torre civica. Oltre la chiesa parrocchiale di S. Maria delle Grazie prendiamo a sinistra la via Madonna (21,77) e poi, andando diritto sotto un arco, la via Marella (21,90). Dopo aver attraversato la SP194 (22,61) la sterrata piega a nord verso C. Braia. Al termine della strada (23,98) andiamo a sinistra su via Nicola (23,98) e, dopo il passaggio a livello, giriamo necessariamente a destra su via Merlo (24,20) che diventa poi via Novelli (24,32). Attraversiamo la via Roma (24,75) e, seguendo di fronte la via Cantinchiò, arriviamo al castello di Cozzo (25,05), dalla caratteristica merlatura ghibellina. Qui seguiamo a sinistra la via Marconi e poi andiamo ancora a sinistra su via Roma (25,16). Prendiamo poi a destra la via Parrocchiale (25,24) che tocca la chiesa dedicata ai santi Vittorino, Pietro e Michele e poi il Santuario Mater Misericordiae. Ripercorrendo la via Merlo (25,50) e la via Nicola (25,61) ripassiamo il passaggio a livello e continuiamo sulla SP133. Dopo una leggera curva, prendiamo la sterrata che si stacca a sinistra nei pressi di due alberi isolati (26,90). Essa compie subito una curva a destra e poi prosegue in rettilineo tra le risaie verso C. Cassinetta. Nei pressi di quest'ultima svoltiamo a sinistra (28,16) raggiungendo C. Scarampa (30,03) e poi la SP120 (31,53). Andando a destra giungiamo a Zeme dove, ad un quadrivio (31,87), svoltiamo a sinistra su via Turati che diventa poi via Gramsci. Giunti alla chiesa parrocchiale di Sant'Alessandro (32,12), giriamo a destra su via Don Minzoni. Lasciamo a destra la via Piave (32,30) e poi procediamo a sinistra sulla via Olevano il cui nome preannuncia la prossima meta. Superata la ferrovia (35,53), passiamo a sinistra il ponte sul torrente Agogna giungendo a Olevano di Lomellina. Allo STOP seguiamo a sinistra la via Vittorio Emanuele II (36,75) e poi la via Roma (37,01). Poco prima della parrocchiale di San Michele Arcangelo, andiamo a destra su via San Barnaba (37,27). Passata la cappella omonima (zona d'ombra dietro la costruzione, utile se la giornata è molto calda per riprendere le forze), arriviamo ad un quadrivio (39,22) dove giriamo a sinistra raggiungendo C. Taverna (41,23) e C. Pinchiarola (41,83). Da questa, costeggiando a sinistra il cavo Zermagnone, perveniamo alla SS494 (42,93). La attraversiamo seguendo la sterrata quasi di fronte che va ad affiancare la ferrovia. Passiamo poi il passaggio a livello (43,27) percorrendo la via Martiri di Lidice che porta alla piazza Italia. Da questa proseguiamo sulla ciclabile di via Vittorio Veneto e, al suo termine, svoltiamo a destra su c.so Garibaldi (44,00). Giunti al municipio di Mortara, imbocchiamo la via alla sua sinistra (44,24) e poi percorriamo la piazza Monsignor Dughera passando davanti alla facciata della Basilica di San Lorenzo. Ne usciamo a sinistra su piazza Olivelli continuando sino ad un quadrivio dove svoltiamo a destra su via Lorenzo da Mortara (44,46). Al successivo incrocio (44,54) procediamo a sinistra su corso Cavour e poi su viale Parini (qui seguire ciclabile sul lato opposto in corrispondenza dell'incrocio con Contrada di Rotondo - 44,78). Alla rotonda svoltare a sinistra (44,92) su via Ariosto stando però sulla ciclabile dei giardinetti alberati. Alla rotonda successiva continuiamo diritto (45,38) su via Trento. Al termine del campo di calcio incontriamo una ennesima rotonda dove seguiamo a destra la ciclabile di via Milanese (45,68) che termina presso il cimitero. Ne costeggiamo il lato ovest seguendo la strada per S. Albino (46,71) che diventa poi strada dei Dossi (47,66). Passiamo il cavalcavia sulla ferrovia e poi prendiamo a sinistra (48,36) sino a C. Fornace (48,84). Qui andiamo a destra sulla SP192 facendo attenzione a stare sul sentiero dietro il guard rail che sbuca sulla strada asfaltata che passa davanti al cimitero di Parona, città famosa per le "offelle", biscotti secchi dalla forma ovale fatte con ingredienti semplici ma nutrienti. Una corta ciclabile ci porta sulla via Toma (49,23) che conduce alla piazza Signorelli (49,90). Qui andiamo a destra seguendo la via IV Novembre e poi (50,32) la via della Scocchellina che passa dietro la zona industriale. Arrivati alla rotonda nei pressi del Molino di Parona, andiamo diritto (51,46) sulla strada per il termovalorizzatore. Percorse poche decine di metri (51,53), stiamo sulla strada parallela di sinistra che porta a Cascina Scocchellina. Oltre quest'ultima, al termine del rettilineo, andiamo a sinistra su via del Mulino (53,75). Quindi imbocchiamo e percorriamo in tutta la sua lunghezza la via Castellana (54,88) che porta a Vigevano. Dopo aver toccato la cascina omonima (55,58) e i Casoni della Baita (52,29), attraversiamo dapprima corso Enrico Fermi (58,31 - tenere la sinistra al bivio che segue, 58,36) e poi il c.so Nenni (58,55). All'incrocio con via dei Mille (59,38) andiamo diritto su via Magenta e poi svoltiamo a destra su via Berruti (59,75). Giunti al Parco Parri, svoltiamo a sinistra su v.le F. Sforza II (59,93) e poi, al primo quadrivio, continuiamo diritto su c.so Garibaldi (60,04). Svoltiamo sulla prima via a destra (60,14 - via Cadorna) e, successivamente, a sinistra su via Diaz (60,22). Andiamo sempre diritto sino alla via del Popolo (60,41) e poi, seguendola a destra, giungiamo all'ingresso del castello (60,50). Attraversiamo tutto il cortile interno (obbligo bici a mano!) e poi affrontiamo (sempre bici a mano!) la scalinata che porta alla piazza Ducale (60,75). Percorriamo tutta la piazza sino alla chiesa di Sant'Ambrogio (60,85).
cascina Taverna
San Barnaba (Olevano di Lomellina)
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Ultimo aggiornamento: 31 ottobre 2024
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