Valle di Susa
La Via dei Saraceni
Sportinia
directions_car da Torino si percorre l'autostrada per Bardonecchia / Frejus. Subito dopo l'uscita Oulx Ovest, si prende (0 Km) la circonvallazione di Oulx seguendo sempre le indicazioni per Sauze. Superata una prima galleria si lascia la deviazione per Claviere / Francia (2,5), attraversando quindi S. Marco (3,8) e Jouvenceaux (5,4). Al bivio che segue tenere la sinistra (7,0 - tangenziale est) e, poco dopo, ancora a sinistra sulla strada per Monfol (7,7). Dopo 300 metri lasciare la vettura su uno slargo nei pressi di un impianto di risalita (8,0).
straighten 32,47 km
trending_up 1310 m circa
access_time 6 ore
sort Difficoltà: difficile
equalizer asfalto 3,87 km (12%) - sterrato 28,60 (88%)
event luglio e agosto
update Effettuato il 3 e 10 settembre 2000
map I.G.C. 1:50.000 n. 1 Valli di Susa Chisone e Germanasca; 1:25.000 n. 105 Sestriere Claviere Prali, n. 104 Bardonecchia Monte Thabor Sauze d'Oulx
map GIF
Descrizione: per questo percorso ci siamo ispirati alla omonima manifestazione che a metà luglio trasformava, per un week-end, la cittadina di Sauze d'Oulx in una grande kermesse di appassionati delle ruote grasse. Il numero degli iscritti alla gara raggiungeva sempre cifre astronomiche: l'edizione 2001 ha toccato quota 4079 e doveva essere ovviamente supportata da una buona macchina organizzativa. Per la cronaca, il bergamasco Marzio Deho vinse per il secondo anno consecutivo, lasciando alle spalle i fratelli Mirko e Daniele Bruschi, su un percorso più lungo del solito (quasi 40 km) per colpa di una frana nei pressi di Malafosse. La parte iniziale presenta una lunga e faticosa salita di quasi 13 km, che, attraverso il Parco Naturale Gran Bosco, ci porta dalla quota di 1500 metri sino ai 2536 del Monte Genevris (in realtà la vetta è solo sfiorata). Ci avviamo dunque in direzione della borgata Monfol (1666 m), nei pressi della quale termina l'asfalto (2,49 km). Alle spalle del cartello della località si noti la postazione militare 205, riconoscibile dalle due feritoie di dimensioni differenti utilizzate un tempo da un pezzo anticarro e da una mitragliatrice. Venne realizzata, insieme alla 206, incontrata poco prima a lato della strada, sul finire degli anni 30 con lo scopo di controllare il passaggio stradale. Si supera una bella fontana realizzata con un tronco scavato di larice, qui utilizzato per le sue proprietà di impermeabilità. Oltrepassata la sbarra nei pressi del parcheggio ed area attrezzata di Serre Blanche, lasciamo la strada che scende a Salbertrand (3,30). Procedendo nel fitto bosco, si ignorano le deviazioni segnalate da vistosi cartelli in legno per l'alpeggio Randuin (3,88), Montagne Seu (4,74), Enfer (5,71), strada dei Cannoni (7,42) e Laune (8,65). Usciti dal bosco si arriva al colle Blegier (11,25 - m 2381), posto sulla strada militare che, a cavallo delle valli Susa e Chisone, pone in comunicazione il Colle dell'Assietta con Sestriere, molto battuta dai motociclisti amanti dell'off-road. Si risale il Monte Genevris (12,93 - punto più elevato del giro) per poi scendere con 4 tornanti al colle di Costa Piana (15,54 - m 2313). Prima di arrivare al cartello in cemento del colle Bourget (m 2299) si prende la pista sulla destra posta in corrispondenza di un palo in legno con scritta illeggibile (18,18). La pendenza è molto pronunciata ed il fondo parecchio sassoso: ci sono insomma tutti gli ingredienti per fare un bel ruzzolone. Farà sicuramente la felicità degli specialisti di downhill mentre noi ci rallegriamo, alla fine, per essere almeno arrivati incolumi. Prudenza! Raggiunta la stazione di arrivo di un impianto di risalita (18,59) si procede a sinistra pervenendo nei pressi del Pian della Rocca (19,45). Si continua verso Sportinia (20,51) oltre la quale inizia la seconda salita, fortunatamente più modesta di quella iniziale, che ci porterà ad aggirare il monte Triplex. Ad un bivio tenere la destra (21,80), lasciando quindi alle spalle il lago Nero (22,18). Si tocca la cappella Notre Dame des Broussailles (23,14 - m 2327) posta in splendida posizione panoramica ed accoppiata con una grossa croce in cemento. Superata una pista che scende verso un vicino tunnel d'acciaio (23,90), si svolta a quella seguente (24,28): poco oltre si trova il bivio per il bar/ristorante La Marmotta ed il colle Basset dove è ubicata una lapide che ricorda i caduti nella zona. Come il dolce arriva al termine del pranzo, così noi ora affrontiamo la parte conclusiva, a mio avviso la più bella, lungo il vallone del rio Nero. Percorsi 500 metri, evitiamo di puntare verso una costruzione in legno tenendo la destra (24,79). Con alcuni zig-zag si arriva ad un tunnel d'acciaio (25,67) che lasciamo alla nostra sinistra per affrontare una ripida rampa che termina presso il gabbiotto della sciovia Chamonier (25,93 - m 2125). Qui incontriamo un largo sentiero (quasi una carrareccia), spesso dissestato e con qualche tratto in forte pendenza. Superata una frana (26,41), si arriva a Malafosse Alta (27,70). A destra, si transita dinnanzi alla cappella di S. Bernardo (27,75), attraversando in seguito Tachier (29,16 - rifugio Eros, fontana). Ritrovato l'asfalto (31,09) si raggiunge la tangenziale ovest di Sauze d'Oulx: la si attraversa proseguendo sulla via di fronte (31,39). Giunti in via Clotes seguirla in discesa (31,65). Superata la piazza Assietta, si svolta in via Monfol (31,83). Sempre diritto si confluisce sulla SP214 (32,16) che si segue in direzione Monfol sino a chiudere l'anello (32,47).
Monfol
Colle Blegier
Per suggerimenti, idee, commenti contattatemi: E-mail
Vietato l'uso di testi e immagini contenuti in questo sito senza consenso degli Autori
Si declina qualsiasi responsabilità per eventuali errori, imprecisioni, incidenti e danni di ogni sorta
Ultimo aggiornamento: 21 ottobre 2024
Vietato l'uso di testi e immagini contenuti in questo sito senza consenso degli Autori
Si declina qualsiasi responsabilità per eventuali errori, imprecisioni, incidenti e danni di ogni sorta
Ultimo aggiornamento: 21 ottobre 2024