Mountain bike Francia - Le vs. esperienze |
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Giro del Pic
di Chateau Renard (m 2990) |
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di Bottalo G. |
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Se il Queyras per i cieli azzurri e limpidi, i
paesaggi e i suoi tranquilli e caratteristici villaggi è spesso
paragonato a un “Piccolo Tibet”, l'osservatorio di Pic Renard può
essere considerato uno dei suoi più elevati e moderni monasteri dove
il terzo occhio esiste realmente! Per chi vuole saperne qualcosa di
più:
http://www.astroqueyras.com
Localita' di partenza: parcheggio con bar sulla sx (Pont
Lariane - 2030 c.ca) prima del Villaggio di Fontgillarde Dal parcheggio poco prima del villaggio di Fontgillarde attraversare sul ponte e prendere la stradina che contorna i limiti del grande Bois des Amoreaux fino a raggiungere in ambiente più aperto il villaggio di San Veran. Attraversato il villaggio si continua in leggera ascesa per una stradina chiusa al traffico veicolare non autorizzato nel vallone del Guil (foto 1). Giunti al bivio con palina indicatrice per il Colle Longet (foto 2 - fontana poco più avanti) prendere la stradina in salita a sx incominciando una lunga e regolare risalita in mezzo a fiorite praterie (foto 3). Senza difficoltà e con lunghi e regolari tornanti si arriva al bivio con il sentierino per il Colle Longet già ben visibile (foto 4). Si continua a salire la stradina (foto5) ora con pendenza un po' più sostenuta per i tornanti un più corti superando così rapidamente gli ultimi 300 mt. di dslivello che ci separano dal sito che ospita il più elevato osservatorio astronomico della Francia e dell'Europa (foto 6 - foto 7 - foto 7bis). Volendo ci si può accordare per una visita guidata con il personale addetto all'osservatorio che però di solito iniziano solo dopo le 14,00, oppure in una decina di min si può raggiungere facilmente l'aerea cima di Pic Renard dalla quale si gode un ottimo panorama a 360°. In sella alla bicicletta iniziamo una veloce e rapida discesa fino nuovamente al bivio con palina per il Colle Longet. Il tratto tra il bivio e il Colle Longet è l'unico tratto non propriamente del tutto ciclabile (foto 8), ma il dislivello da superare è minimo. Raggiunto il Colle Longet la discesa inizia subito dalla parte opposta: ripida e un po' più tecnica nella prima parte (foto 9 - foto10 - foto10bis), diventa più facile e sempre più scorrevole nella parte centrale (foto 11 - foto 11bis) ed inferiore di questo appartato vallone secondario (foto 12 - foto 12bis). La discesa è molto bella: questo vallone è ambientalmente molto integro; e nonostante non ci sono alpeggi, baite, c’è questo magnifico sentiero la cui scorrevolezza non ci fa impiegare molto tempo a ricondurci al punto di partenza. |
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