Mountain bike Valle d'Aosta - Le vs. esperienze | ||
Giro degli alpeggi Senevè e Vioù | ||
di Giorgio Bressanin (testo e foto dell'autore) |
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E'
vero che le gite possibili con il "rampichino" in Valle d'Aosta sono
molte ma è anche vero che sono in tanti a girare per strade e
sentieri in questa magnifica valle. Per cui lungi da me il ritenere
di avere scoperto chissà che cosa. Sta comunque che non mi è parso
di vedere nessuna pubblicazione del giro che ho effettuato il 31
agosto 2013. Il comune di Saint Christophe è sovrastato dalla Becca
di Vioù, prima cima della catena spartiacque che divide la
Valpelline dalla valle centrale, poi dalla valle di Saint-Barthélemy
e per finire con le Grandes Murailles dalla Valtournenche. La
posizione della Becca è tale da consentire un notevole colpo
d'occhio sulle montagne dell'intera valle sovrastata dal Monte
Bianco che sbuca come per incanto quando viene raggiunto il culmine
di questo giro. Il giro si può prendere in diversi punti: io sono
partito da Valpelline per comodità personale ma il punto migliore è
proprio da Saint Christophe dirigendosi verso la frazione di
Morgognaz. Dalla frazione si prosegue sulla sterrata verso gli
alpeggi alti Chamerod e Preles. Passato quest'ultimo, la sterrata si
fà un po' più erta e dal fondo meno regolare. In corrispondenza del
tornante verso sinistra a circa1800m s.l.m., si stacca sulla desra
il sentiero in leggera salita per qualche decina di metri e poi in
graduale discesa che attraversa il fondo del vallone. Appena ci si
affaccia sul vallone, sul lato opposto si vede la staccionata che
protegge la risalita del sentiero e poco sopra l'alpe Planes. In
breve si raggiuge il guado del torrente scendendo spesso dalla bici
per via del sentiero non sempre pedalabile. Guadato il torrente, si
inizia la ripida risalita dove dopo 200 m saremo costretti a
scendere di sella per il sentiero che si fa ripido. Dove questo si
perde nel prato si sale a sinistra per raggiungere spingendo la bici
i casolari dell'alpeggio. Da qui la strada conduce quasi in piano
fino alla sterrata che sale da Avisod. Presa questa in salita si
raggiunge l'alpe Senevè a circa 2200m. Dietro i casolari dell'alpe
parte il sentiero 22 che lo collega all'alpe di Vioù. Da prima sale,
con qualche rampa ancora pedalabile, fino a doppiare il promontorio
dove si scende definitivamente sino a quando spiana. Qui si può per
alcuni tratti risalire in sella ma saremo costretti a scendere
nuovamente per l'esposizione e per alcuni passaggi impraticabili.
Raggiungiamo lungo questo traverso il punto più alto e panoramico
del giro: in basso Aosta e di fronte da sinistra a destra l'Emilius,
poi la Grivola ed il Ruitor, mentre proseguendo e doppiando
un'ultimo promontorio si apre la vista sul Monte Bianco e le Grandes
Jorasses che viste da questo lato danno l'idea di cosa è la loro
nota parete nord. Il sentiero inizia la planata sull'alpe di Vioù. I
più funamboli troveranno pane per i loro denti. Dall'alpe di Vioù si
torna sulla sterrata che conduce a Blavy e da qui si torna a Saint
Christophe. Chi volesse può allungare leggermente il giro prendendo
il Rù du Pompillard. Al quarto tornante dopo Blavy, sulla destra,
parte la sterrata che scende a Roisan dove si incrocia il rù che in
piano a sinistra riporta a Saint Christophe. Il giro è abbastanza
difficoltoso sia tecnicamente (nei due tratti di sentiero poco
pedalabili) sia come dislivello (circa 1600 m). Foto in alto: il Bianco e le Jorasses |
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Galleria fotografica |
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Grivola da Preles |
il guado |
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l'Emilus |
il sentiero 22 |
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Indice percorsi | ||
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