Ecco un ottimo itinerario per valutare il
nostro stato di forma e d’allenamento, abbinato al raggiungimento di
una vetta famosa per il suo panorama! Questa montagna nei mesi
estivi non è solo frequentata da escursionisti, ma conta numerosi
devoti e affezionati tra i valligiani e i frequentatori abituali
della Val d’Ayas e di Champoluc. Il raggiungere la sua cima diventa
quasi un pellegrinaggio, anche per le numerose testimonianze di fede
che si trovano tra il colle e la vetta: una grande via crucis incisa
su enormi lastre di pietra, altari, targhe votive e commemorative, e
la grande Madonna bianca sulla cima. La discesa si può effettuare
per la cresta di salita oppure per il più tranquillo crestone
occidentale, dove nei mesi estivi oltre a fioriture di stelle
alpine, è possibile incontrare numerosi stambecchi (foto).
Provato il 9 Agosto 2005 con Asti A., Grandi P. e Salvai N
Localita' di partenza: parcheggio di Promiod (da
Chatillon per Antey S. Andre)
Sviluppo: Km 18
Dislivello in salita/discesa: m 1230
Ciclabilita' in salita: 100 % fino al Col della Biere; 50%
dal Colle alla vetta
Ciclabilita' in discesa: 100% il crestone occ.; 85%-90% la
cresta di salita
Difficolta’: MCA+
Tempo di salita: h 3
Cartografia: Cartina IGC 1:50000 n° 5 del Cervino e Monte
Rosa
Prendere la stradina in testa al parcheggio all’ingresso di Promiod
che sale da destra verso sinistra, senza indicazioni per lo Zerbion.
Dopo un paio di Km s’incontra l’unico bivio che può suscitare dubbi,
perché indica in tutte le due direzioni la possibilità di
raggiungere lo Zerbion: seguire quella di Sx, e continuare fino al
Colle della Biere (km7,5) cercando di resistere in sella nei tratti
dove la pendenza è più sostenuta (foto
1). Dal Colle per un sentierino sottocresta (foto2)
raggiungere il Colle della Portola dove arriva anche il sentiero
abitualmente seguito da chi sale dalla Val d’Ayas e continuare per
il sentiero in questo tratto ancora abbastanza ciclabile. Poi per
contornare la quota 2652 il sentiero guadagna di quota con alcune
svolte non più ciclabili. Più oltre si può di nuovo pedalare
abbastanza bene fino al salto finale sotto la vetta (foto3).
Raggiunta la vetta (foto 4),
si può fare il ritorno per la cresta di salita (foto
4 bis), oppure per il crestone occidentale. Per questo
crestone dopo aver sceso dalla vetta con la bici al fianco i primi
metri perché ripidi ed esposti (foto 5),
si continua con facile e panoramica discesa (foto
6 - foto 7) fino ad un
piccolo rilievo della cresta con crocefisso di legno (foto
8). Piegare per tracce di sentiero leggermente verso destra
e continuare in discesa (foto 9)
fino ad incontrare un sentiero che scende in un lariceto decisamente
verso dx e con il fondo lavorato dal passaggio del bestiame. Si
raggiunge un alpeggio dove si ritrova una pista silvo pastorale che
dopo un tornante attraversa verso dx e scende con alcuni ripidi e
corti tornantini fino ad incrociare presso un ponte sul Promiod
un’altra stradina. Attraversare il ponte andando a Dx e continuare
fino a incrociare il bivio incontrato in salita ad un paio di Km da
Promiod. Da qui in veloce discesa si ritorna a Promiod (foto
10). Nella parte bassa del crestone occidentale dello
Zerbion si possono effettuare altre varianti di discesa, oltre a
quelle segnate nella cartina, facendo attenzione che non tutte le
nuove piste forestali sono riportate sulla cartina IGM e di evitare
quelle che comporterebbero un ritorno a Promiod troppo in salita.
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